Lo spettacolo affronta il libro forse più frainteso della storia dell’interpretazione della Bibbia puntando a metterne in luce le principali Buoni Notizie. Non un libro di catastrofi, ma l’annuncio della sconfitta del nemico di ogni uomo: la paura della morte.
Nella prima parte vengono affrontate le difficoltà che si incontrano nella sua lettura, tramite la ricostruzione del viaggio nello spazio di Yuri Gagarin, l’apologo del clown e dell’incendio di Kierkegaard e la figura del dotto di Salamanca, il venditore di apocalisse creato da U. Eco.
Nella seconda parte come in un sogno, con il veggente dell’Apocalisse, siamo condotti in alcune delle città di cui parla il libro, per incontrare le storie che vi sono raccontate, dalla vicenda del profeta Balaam ammaestrato dalla sua asina, all’incontro con Gezabele la feroce regina nemica giurata del profeta Elia.
Nella terza parte viene descritta la battaglia finale verso cui converge tutto il libro, attraverso una rilettura di alcune scene tratte dal Mistero buffo di Dario Fo: la fame dello Zanni e il matto e la morte.