Essere il sale della terra e luce del mondo è il compito che Gesù assegna ai suoi discepoli nel vangelo di oggi. Ma come si fa ad essere sale della terra quando spesso ci sentiamo vuoti, insipidi, le nostre giornate come i nostri discorsi scorrono uguali nel grigio. Ancora più impegnativo è essere luce, faro guida per gli altri, quando noi stessi spesso navighiamo nella nebbia , siamo nella confusione su tutto e non vediamo che direzione prendere. Il segreto per vivere il compito assegnato, bello quanto impossibile, perché a tutti in fondo piacerebbe essere una persona significativa, leader per gli altri oltre che per se stessi, è fare memoria che Gesù, come il Padre, non chiede mai se non quello che già ci ha dato. È lui il sale della terra e la luce del mondo, è lui che rende saporite le nostre giornate con la sua vicinanza, con la sua amicizia. È lui che si fa vicino nei momenti bui per rischiarare con la sua luce la nostra vita. Solo riaccogliendolo nella nostra vita, tramite la sua parola e tramite i tanti angeli quotidiani che ci invia potremo gustare la sue presenza e diventare un più più luminosi, un po’ più sapidi.