Si può vedere Dio?

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“Chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre” (Gv 14,13). Con queste parole Gesù ci incoraggia ad agire nel suo nome. Ci chiede di credere in lui perché lui per primo crede in noi. Gesù si fida di noi, vede in noi quello che noi non riusciamo a vedere, che siamo destinati a compiere cose grandi, inimmaginabili. Spesso di fronte alle difficoltà della vita ci sentiamo bloccati, impauriti, troppo piccoli e deboli per affrontare le situazioni che ci capitano. Lui dice che ce la possiamo fare se rimaniamo in lui, se gli chiediamo ciò che serve per affrontare con creatività la vita e saperla trasformare: il suo Spirito che è spirito di vita che informa ogni cosa e soffia dove vuole.

Ma noi abbiamo bisogno di prove: fa presto lui a dire che possiamo tutto, lui conosce il Padre, lui sa chi è Dio, se almeno potessimo vederlo anche noi… è questa in fondo l’obiezione che gli fa Filippo nel vangelo di oggi: “Mostraci il Padre e ci basta” (Gv 14, 8). Gesù con pazienza accoglie questa domanda che suona di sfiducia nei suoi confronti. Sì tu sei buono, sei simpatico – sembra dirgli Filippo – hai detto e fatto delle belle cose, ma Dio non può essere come te, Dio deve essere completamente diverso dal figlio del falegname, non può essere come noi, uno che suda, che ha fame, che ha sonno…

“Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre” (Gv 14,8). Filippo ancora non conosce veramente Gesù, lo ha incasellato in uno suo schema dal quale non riesce a toglierlo. Anche Pietro in un certo momento disse “non lo conosco” (Mt 16,72-74), era durante la passione nel momento in cui viene riconosciuto da una servetta. Qui Pietro getta finalmente la maschera e al terzo rinnegamento si ricordò delle parole del Signore che gli

avevano predetto il rinnegamento che lui aveva negato anche solo come possibilità.

Qui Pietro comincia ad accorgersi che non è lui che ama il Signore ma, al contrario, è Gesù che lo ama incondizionatamente. Nel momento in cui lo accetta, non senza lacrime, comincia a capire chi è Gesù e chi è Dio. Lasciarsi amare da Gesù, così come è e non come dovrebbe essere secondo i nostri modelli, è il segreto per scoprire chi è Lui e in Lui vedere il Padre.