Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaia: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».(Mc 1,1-18)
L’inizio del vangelo di Marco delinea l’itinerario complessivo che l’evangelista vuol fare con i suoi destinatari. L’inizio di cui si parla non è solo il cominciamento dell’opera, ma è una realtà più profonda. “Inizio” è infatti la stessa prima parola che troviamo nel libro della Genesi dove si dice che Dio “In principio creò il cielo e la terra”. Ciò che Dio fa in principio è valido sempre, appartiene nello stesso tempo al nostro passato, al nostro presente e anche al nostro futuro.
Cosa aggiunge Marco all’inizio di cui parla la Genesi? Che Dio non è solo creatore ma è anche il Padre di Gesù, la buona notizia, il vangelo, fatto persona. Tutto ciò che verrà detto di lui nel vangelo è detto per comunicare la buona notizia. Subito dopo ci viene presentato Giovanni, l’amico dello sposo, il precursore. Lui non è geloso di Gesù, sa prendere con gioia il secondo posto, perché sa di non essere, lui il messia atteso da Israele, anche se però è indispensabile per poterlo riconoscere e comunicare agli altri.
Per questo è lo stesso Giovanni a fare un paragone tra il battesimo da lui compiuto in acqua e quello di Gesù ottenuto per mezzo dello Spirito Santo. Non ha problemi, il messaggero del Signore, ad esplicitare le priorità, a presentare una classifica nella quale lui stesso non si colloca in cima al podio.
Del resto, lui ha solo preparato la via ed è quello che chiede di fare anche a noi: spianare al Signore una strada interiore. Come? Mettendo Lui in cima alla classifica delle nostre priorità, osservando una condotta onesta, disseminando lungo il sentiero opere buone e solidali, in modo che Dio cammini in noi senza incontrare ostacoli.


