Perdonare sempre

0
356

In questo brano del vangelo emerge tutta la novità del cristianesimo. Fin dal codice di Ammurabi si è diffuso nelle società civili i principio dell’ “Occhio per occhio e dente per dente”. Chi ha fatto il male deve essere punito con un male equivalente. In fondo anche il malvagio accetta questo principio, come ci mostra uno dei due malfattori in croce con con Gesù, che riconosce che loro giustamente sono lì a morire per i reati commessi, mentre Gesù è innocente e sta ai suoi occhi subendo una grave ingiustizia. La prospettiva di Gesù in merito alla giustizia è totalmente diversa. Non a caso invita i suoi discepoli ad essere “perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”. In che cosa consiste questa perfezione? Nel fatto che occorre perdonare sempre il male che si riceve anche quello che arriva ingiustamente. Come è possibile questo e sopratutto perché Gesù e il Padre invitano ad assumere questo comportamento? La possibilità è data dallo stile stesso del Padre che continua a elargire i suoi benefici sia quando facciamo il bene che quando facciamo il male, per questo ci invita ad avere lo stesso atteggiamento verso chiunque. In merito poi al perché di questo comportamento occorre considerare che per Gesù ogni persona è indispensabile; se è vero che siamo tutti fratelli anche colui che fa il male mi è indispensabile come lo è un fratello carnale. Solo tramite l’altro infatti io posso conoscere i miei limiti, ricordarmi che non sono onnipotente e che ho bisogno dell’altro per poter vivere in pienezza. Non a caso i padri della chiesa definivano l’omicidio come un suicidio.