Il Dio con noi

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Nel vangelo di questa domenica in cui si racconta del battesimo di Gesù sembra esserci un equivoco: coma mai Lui che è senza peccato, l’agnello immacolato come lo definisce il vangelo di Giovanni, va a farsi battezzare come un peccatore qualsiasi? Giovanni infatti lo riconosce e non vuole che lui sia scambiato per quello che non è: un peccatore. Gesù gli risponde dicendo che occorre «adempiere ogni giustizia», sapendo che il giusto nella Bibbia è colui che fa in tutto la volontà di Dio. E allora quale buona notizia si nasconde dietro questo atteggiamento di Gesù? Lui vuole farci capire che desidera essere al nostro fianco sempre, realizzando così il progetto contenuto nel suo nome: l’Emmanuele, il Dio con noi. Gesù non si vergogna di essere al fianco degli uomini anche se questi sono peccatori, cioè lontani da Dio. Questo atteggiamento presta il fianco ai fraintedimentifraintendimenti, come Giovanni segnala scandalizzato. Gesù però è disposto a pagare questo prezzo pur di far sentire la propria vicinanza a ognuno. Fondamentale è l’apparizione del Padre che conferma autorevolmente sia l’identità profonda di Gesù come Figlio amato, sia il fatto che l’atteggiamento di Gesù è pienamente condiviso dal Padre che si identifica con esso.